Thursday, August 03, 2006

come il ragù, domani

Adesso capisco che fa caldo e il ragù non è in cima ai pensieri di tutti. Piuttosto il pistacchio o la stracciatella, ma focalizziamoci sul ragù.
Se lo vuoi buono, devi aspettare che viene domenica, metterlo su dalla mattina, a fuoco lento, lento vòrdì che ci vuole tempo, lasciar che prenda sapore la carne e ... e che? ... mica sto a scrive na ricetta!
O il sugo alla genovese, che poi è napoletano, con tutta quella cipolla che appassisce per ore, suda e trasuda, e l’odore si espande imperiale, penetra nei muri, fa breccia nella porta e ti dice aspettami, non fare che apri il frigo, prendi il sugo pronto lo apri e via, fatto consumato.Sò bboni tutti ad aprì il frigo.

Aspetta.

Aspetta il ragù, aspetta la genovese, aspetta che viene il dì di festa onde siccome suole ornar ella si appresta il petto e il crine, aspetta prima di scartare i pacchetti sotto l’albero, aspetta e spera che poi s’avvera, aspetta e pensaci, aspetta the final countdown , aspetta come quando dopo la maturità hai tirato i libri per aria, aspetta a colori dopo tanto aspettare in bianco e nero, aspetta come heidi aspettava che arrivasse la nonna, aspetta come si aspettano le stelle a san lorenzo, aspetta come si aspettano le ferie, gli occhi belli e le partenze.


Chissà, chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser così seria, rimani.
I russi, i russi, gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco
dove sono le tue mani?
Nascerà e non avrà paura nostro figlio.
E chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani... le sue mani
si muoverà e potrà volare
nuoterà su una stella... come sei bella...
e se è una femmina si chiamerà Futura.
Il suo nome detto questa notte
mette già paura
sarà diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura
ma non fermarti voglio ancora baciarti
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.
Di più, muoviti più fretta di più, benedetta
più su, nel silenzio tra le nuvole, più su
che si arriva alla luna, si la luna
ma non è bella come te questa luna
è una sottana americana
allora su mettendoci di fianco, più su
guida tu che sono stanco, più su
in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su
son sicuro che c'è il sole
ma che sole è un cappello di ghiaccio
questo sole è una catena di ferro
senza amore, amore, amore, amore.
Lento lento, adesso batte più lento...
ciao, come stai?
il tuo cuore lo sento
i tuoi occhi così belli non li ho visti mai
ma adesso non voltarti
voglio ancora guardarti
non girare la testa
dove sono le tue mani?
Aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Paolè,m'hai fatto venire ancora più fame...

3/8/06 10:15 AM  

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