La storia siamo noi: è semplice.
Tra De Gregori e compagnia cantante, la differenza salta agli occhi.
La compagnia cantante ha la strada segnata, Degre può scartare di lato e saltare la prosa con il linguaggio della cardiologia e i suoi ferri del mestiere, la chitarra come bisturi e la voce per penetrare.
E’ scandaloso De Gregori.
Scandaloso quando si racchiudeva nelle parole, capace di mettere una bottiglia intera in un solo bicchiere, e ti diceva che se Luigi si sporge verso l'acqua sono solo fatti suoi, e non c’è niente da capire, scandaloso oggi, che dopo trentanni&passa di bicchieri ti dice che “L'amore ha sempre fame, /non l'avevi notato? /E dice "Sempre!" con disinvoltura, / senza paura dice "Mai!" / Senza paura mai” ... e tu dici sì, ce ne dovevamo solo accorgere, ascolti la voce del principe che ti restituisce il battito con un giro semplice come un piatto di grano, ti parla delle stelle, che sono tante, milioni di milioni, e De Gregori oltre che cardiologo è anche astronomo, e sottolinei con un applauso, l’applauso del pubblico pagante e della gente che fa la storia. Tutta la gente, Girardengo sullo stradone e Sante Pollastri (che si racconta qualcuno ha tradito), la donna cannone col suo enorme cuore burttato tra le stelle e i matti che non hanno il cuore o se ce l'hanno è sprecato.
Dio, se c’era, faceva le foto. (cercando di prendere anche ostia antica sullo sfondo)
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano
La compagnia cantante ha la strada segnata, Degre può scartare di lato e saltare la prosa con il linguaggio della cardiologia e i suoi ferri del mestiere, la chitarra come bisturi e la voce per penetrare.
E’ scandaloso De Gregori.
Scandaloso quando si racchiudeva nelle parole, capace di mettere una bottiglia intera in un solo bicchiere, e ti diceva che se Luigi si sporge verso l'acqua sono solo fatti suoi, e non c’è niente da capire, scandaloso oggi, che dopo trentanni&passa di bicchieri ti dice che “L'amore ha sempre fame, /non l'avevi notato? /E dice "Sempre!" con disinvoltura, / senza paura dice "Mai!" / Senza paura mai” ... e tu dici sì, ce ne dovevamo solo accorgere, ascolti la voce del principe che ti restituisce il battito con un giro semplice come un piatto di grano, ti parla delle stelle, che sono tante, milioni di milioni, e De Gregori oltre che cardiologo è anche astronomo, e sottolinei con un applauso, l’applauso del pubblico pagante e della gente che fa la storia. Tutta la gente, Girardengo sullo stradone e Sante Pollastri (che si racconta qualcuno ha tradito), la donna cannone col suo enorme cuore burttato tra le stelle e i matti che non hanno il cuore o se ce l'hanno è sprecato.
Dio, se c’era, faceva le foto. (cercando di prendere anche ostia antica sullo sfondo)
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano
2 Comments:
oddio pà...m sono venuti i brividi solo a leggere quello che hai scritto.. e meno male che il cuore ha sempre fame... :-)
il principe ti lascia sempre qualcosa, mai uguale, mai lo stesso...sempre più ricco di sfumature che sta a te ogni volta cogliere...qualcosa che oggi non ti convince, probabilmente domani ti piacerà,rappresenterà un tuo pensiero o più semplicemente un'emozione...
ciao pà
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