Guarda, guarda là...
Memobreak-time in questo post. Attenzione, ground control to Major Tom, sto per tornare anni addietro ... prima delle twintower, prima di Cobain e del grunge , prima di Internet, prima del telefonino cellulare, prima della patente, prima del crollo del muro di Berlino, ecco ... guarda ... guarda là ... Roma, Palaeur, 19 maggio 1987, concerto di vascorossi*, tournee di “c’è chi dice no”, schiere di giovani coi jeans sfrangiati-sotto e le marlboro rosse (le light non c’erano ancora o s’affacciavano appena), dai cieli sotto il laurentino, il prenestino e il collatino molti fratellini di lou reed e tante sorelline di cindy lauper riversati sulle ringhiere delle uscite più lontane fanno gruppo a sè e se fanno i bobbe per calmare le febbri, un occhio alla polizia e un altro ai loschi di passaggio, sono quelli che preesistevano a “Cosa succede in città” e ai 22 giorni di arresto di vascorossi, sono i “vecchi”, qualcuno scolletta piotte, c’è un sosia di vascorossi che intrattiene curiosi, alcuni giurano che è lui, l’accento è pure bolognese, viaggia forte il taglio da polacco, corti davanti e lunghi dietro mentre le permanenti aggiungono ricci a tutte le pubertà, molti esibiscono il segno del tao riferendolo a chissàcchè appartenenza tossica, chiodo e pellicciotto jeans, ai cancelli ci si accalca di brutto.
Pochi mesi prima è uscito “C’è chi dice no”, non aspettavo altro, vinile preso e consumato, tutti gli eeh – ooohhh li ho scanditi mangiandoli, vasco è il cantautore per cui quelle intonazioni sono parte condivisa del testo, per una questione di pelle, al palaeur ci arrivo a piedi cò edo e gianluca, ciao mà, io vado, tranquilla , massimo che mi può capitare è sedermi accanto al gruppo quadraro, socializzare e approcciare l’uso delle cartine. Tanto prima o poi doveva succedere.
Il palaeur all’interno è una cappa di fumo mai più vista, gli striscioni testimoniano che i quartieri son presenti e disposti a cantare... l’attesa è tanta, s’invoca anche Massimo Riva, cui qualcuno mi aveva detto che somigliavo...
finchè
si spengono
le luci
e dalla prima nota si capisce
che si partiva con
vivere una favola...
Guarda
guarda là...
guarda "la città"
quante...
...cosa che...
sembrano più grandi
sembrano pesanti...
guarda Quante! VERITÀ...
quante... tutte qua...
quante!... quanti che...
"corrono felici"
guarda nei prati
cosa non....farei
io non voglio correre
e tu, non riderai...
cosa non...darei...
per stare su una nuvola...
oh...oh...oh............
........................
Grande la città
grande... guarda là...
grandi... ...novità...
macchine veloci
"genti" più capaci guarda...
quante... SOCIETÀ!...
QUANTE?!... non si sa....
oh!oh!oh...
QUANTI.... Vincono
altri muoiono...
io non lo so..?..!
Cosa non...farei
io non voglio perdere!!!! non ridere...
cosa non...darei
per vivere su un'isola...
.........................
.........................
cosa non....farei...
io non voglio correre
e tu!...non riderai...
cosa non...darei... per vivere una favola
*La scaletta era questa:
Vivere una favolaBrava GiuliaCosa succede in cittàDeviazioniBravaOgni voltaRidere di teLunedìBlasco RossiNon mi vaColpa d'AlfredoCiaoVa bene va bene cosìBollicineVita spericolataSono ancora in comaIeri ho sgozzato mio figlioDimentichiamoci questa cittàC'è chi dice noUna canzone per teSiamo solo noiAlbachiaraCanzone, Dormi Dormi,
Ci hanno fatto pure un film su quel concerto.. “Ciao Mà..”
2 Comments:
oggi mi prendo il film.
;* A.
che meraviglia.
che anni.
che concerti.
E ora? dov'è tutto questo? non c'è, perchè certe sensazioni si vivono solo col chiodo e con le marlboro rosse...
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