Friday, September 01, 2006

settembre con le mani nelle tasche


Alla fine sta lì, in agguato alla fine dell’estate, annidato dietro le giornate lunghe, con la manica che sporgeva dal cassetto, lo strato di cipolla che ti leghi in vita perchè l’aria fresca punge. Come una volta ci aspettò al primo giorno di scuola, per insegnarci l'alfabeto e l'esistenza della cronologia .

Settembre ha aspettato che l’estate gialla facesse il suo corso e i suoi spruzzi e ora si distende sull’orizzonte.

Meno gin tonic, più vino rosso, irish coffee in prospettiva e felpe col cappuccio.
Dalle cerase alle castagne, ambiremo ai mont-blanc, visiteremo le sagre, alla ricerca del cinghiale che sostituisca i calamari.
Assimileremo nelle ossa un altro anno trascorso,
e sarà una bella benzina per il nuovo che avanza.


Gli aironi neri attraversano il cielo,
l'inverno bianco scende dal nord,
l'estate gialla s'è nascosta nel mare,
il vento freddo sta correndo sui prati.
Ma io e te amica mia,
con le mani nelle tasche,
camminiamo sulla strada
e l'estate ancora dentro,
con un sogno di mare
e di corpi caldi al sole
e di voci nella notte, notte chiara.
Tu che conosci il mare
portami via con te,
dove la gente veste
solo dei suoi colori.
Tu che conosci il mare
e il vento suo padrone,
riempi quella vela
e rompi quelle onde.
La nebbia grigia ha riempito le strade,
lampioni persi sulla riva del fiume.
L'estate gialla ci è rimasta negli occhi,
la pioggia bianca copre le strade d'argento.
Ma io e te amica mia,
con le mani nelle tasche,
camminiamo sulla strada
e l'estate ancora dentro,
con un sogno di mare
e e di corpi caldi al sole
e di voci nella notte, notte chiara.
Tu che conosci il mare
portami via con te,
dove la notte è chiara
e il cielo è più vicino.
Tu che conosci il mare
e le stelle come guida
riprendi quel timone
e insegnami la via.
e insegnami la via.

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