Tuesday, December 19, 2006

semplici e sorridenti


Jannacci ha visto un re. Era esattamente quel re che ci aspettiamo tutti, il K delle carte francesi, con la corona, la barba pettinata e la tunica di pelliccia. Accanto i cardinali tipicamente in porpora, gli smeraldi catastali al dito e la distanza del sacro intorno ai sè.
Seguono Don Rodrighi e Capuleti, Montecchi e Innominati, avvocati, commercialisti, caltagironi, confesercenti, confindustriali, vari stimati professionisti iscritti all’albo delle titolerìe ufficiali e qualche portaborse impomatato.
A tutti loro era stato levato qualcosa, gabellandoli oltremisura. Si sentivano defraudati e un po’più poveri, e circondati indubbiamente da mascalzoni.


Jannacci ha visto anche Vincenzina, e la fabbrica, come se non ci fosse che la fabbrica.
Ha visto un poveraccio un po’ fuori di testa chiedere una sigaretta e sentirsi dire che è l’ultima, ma ciononostante“ciapparsela i stess”, perché…hai presente un canotto mordicchiato da un dobermann? Chiaro che scoppia…
Jannacci ha visto anche un ragazzo padre, fategli sta cazzo di carità, manica di pulciari, che qui di figli non ne fa più nessuno.
Ha visto un tale presentarsi all’anagrafe e rimanere attonito di fronte alla constatazione del proprio indirizzo natio… che uno cerca un documento e gli torna in mente tutta l’infanzia, inclusi i prati le case e gli amici… e la gente dietro che si spazientisce e allora va a finire che se uno lavora otto ore ma non ha la biro è un pirla…
Potentati e Cristi in croce.
Quelli che… assomigliano a Jannacci parlano una lingua che a volte sembra biascicata, a volte ellittica, a volte fai sì con la testa ma in realtà non hai capito, a volte facciamo finta, a volte invece capisci con un gesto, a volte non c’è nemmeno bisogno di parole, a volte grazie, a volte prego, a volte è importante che c’eravamo proprio tutti, a volte capisci che l’arte suprema del mondo è di mostrarsi semplici e sorridenti… che non c’è re imperatore, cardinale, fanfarone, capo dell’atac, padrone di fabbrica, cravatte parlanti, professionisti del metti una firma qui, politici imbrallintinati che minimizzano i loro reati ...
… povero re e povero anche il cavallo…
…checciai na sigaretta?


Dai dai, conta su...ah be, sì be....

- Ho visto un re.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; si`, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella piangeva tante lacrime,
ma tante che bagnava anche il cavallo!
- Povero re! - E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; si`, beh.
- è l'imperatore che gli ha portato via un bel castello...
- Ohi che baloss! - ...di trentadue che lui ne ha.
- Povero re! -
E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un vesc...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; si`, beh.
- Anche lui, lui, piangeva, faceva un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- e` il cardinale che gli ha portato via un'abbazia...
- Oh poer crist!
- ...di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- Ho visto un ric...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S'...Ah, beh; si`, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino ed ogni go, ed ogni goccia andava...
- Deren't al vin?
- Si`, che tutto l'annacquava!
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, l'imperatore l'han mezzo rovinato gli han portato via tre case e un caseggiato di trentadue che lui ce ne ha.
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Ho vist un villan.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Un contadino!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore, persino il cardinale, l'han mezzo rovinato gli han portato via: la casa il cascinale la mucca il violino la scatola di kaki la radio a transistor i dischi di Little Tony la moglie!
- E po`, cus'e`?
- Un figlio militare gli hanno ammazzato anche il maiale...
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale...
- Ah, beh; si`, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava! Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l'e`, matt?
- No!
- Il fatto e` che noi villan... Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam, e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam!

4 Comments:

Anonymous Anonymous said...

jannacci ha visto e ci ha fatto notare... poi c'ha bevuto su... sarà che s'è arreso all'evidenza?

20/12/06 1:21 AM  
Anonymous Anonymous said...

ci ha visto e ci ha fatto notare....
te pare niente?

beviamo pure noi.

(yeppa yeppa a a a a ;) )

A.

20/12/06 4:08 AM  
Anonymous Anonymous said...

bentornato a questo blog,
finalmente!

20/12/06 4:57 AM  
Anonymous Anonymous said...

ma lo riesci a scrivere qualcosa di tuo su 'sto blog?

20/12/06 10:16 AM  

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