petroso&selvaggio
Mentre ci svezzavano coi rudimenti della democrazia, fin da bimbi apparve chiaro che tutte quelle cortesie che formavan corpo nell’educazione civica e avevano come corollario il non gettare le carte per terra, non si applicavano sempre e dovunque.
Le regole erano diverse, per esempio, nei film dei Cow Boys e degli Indiani.
Vi era sicuramente un aspetto petroso&selvaggio in quel West.
Per sopravvivervi dovevi essere un messicano col cordiglione di pallottole al collo o un cactus di rilevanti spinoni. Gli stivali s’impolveravano sulle piste e gli speroni spronavano i mustangs.
Ogni giorno si consumavano pallottole e non solo contro i barattoli. Ogni momento poteva entrare nel saloon un gringo venuto da una lontana road to nowhere per regolare i conti di quanto successo anni prima a Tucson o a Santa Fè: i presenti erano tutti coinvolti, tranne il pianista, forse.
Quella vita primordiale richiedeva durezze e non lesinava brutalità. Non importa se tu fossi muso rosso o viso pallido, quando devi sparare mira al cuore, Ramon, al cuore.
La sera un poker col whisky, la compagnia della compiacente Jane (pagando s’intende), e di nuovo in marcia, verso le gole del Colorado.
A meno che tu non fossi mormone, nel qual caso ci si stanziava su qualche pascolo e si leggeva la bibbia ogni tre per due (almeno sei volte, quindi).
Lo sceriffo sapeva il fatto suo.
Il baro finiva male.
Prete prepara la chiesa per il funerale.
Non c’erano telefoni ma si parlava coi segnali di fumo.
A volte, se eri un viaggiatore su una diligenza, rischiavi di essere attaccato dagli indiani – nel qual caso era meglio uccidersi da soli – o dai feroci banditi della banda di Santana, che lo sapevano tutti che erano loro pure se avevano il volto coperto da un fazzoletto. Il destino era comunque segnato.
Ma non ti andava meglio se eri indiano: le tende del tuo accampamento potevano essere attaccate nottetempo da qualche reggimento di soldati e pure là, si sa, sparavano a vista senza stare troppo a distinguere per sesso, età e religione.
Nei verdi pascoli del cielo, poi, tutto s’ammescolava.
Il west è finito dopo l’arrivo del treno e la diminuzione dei cavalli. Non è più nemmeno tanto romantico, oggi ne siamo consapevoli.
Neanche l’educazione civica sta però tanto bene.
Le regole sono diventate quelle del west.
Il west è finito dopo l’arrivo del treno e la diminuzione dei cavalli. Non è più nemmeno tanto romantico, oggi ne siamo consapevoli.
Neanche l’educazione civica sta però tanto bene.
Le regole sono diventate quelle del west.
Tico Palabra, non è una fotografia
è un guerrigliero
per qualcosa che va via
un capitolo da scordare
di quest'antologia.
Tico Palabra, non ha niente
da inseguire questa notte
gira per la capitale
con le ossa rotte
dal vino e dall'amore.
Però ha fortuna
è un antico volatore
un venditore
nella luce della sera
si distingue appena
se si confonde bene.
La stessa fortuna, amore
dietro le persiane chiuse ha quella luna
niente da sapere, niente
niente questa notte
nemmeno da cantare.
E Tico Palabra, gratterà via
dal portone quella luna
noi non sentiremo e lui
continuerà da solo
così com'è abituato.
Tico Palabra,
non è una malinconia
è un guerrigliero
per qualcosa che va via
un capitolo "fratello"di questa vita tua
e mia.
1 Comments:
il futuro è alle spalle, il futuro è alle spalle.
SighSib
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