Friday, September 26, 2008

Per una lira - Se ho chiesto troppo tu dammi pure la meta'


“Basta, basta, basta, bisogna giungere ad una conclusione. Offra chi deve offrire, firmi chi deve firmare, e leviamoci il dente e il dolore, questo immane dolore che un po’ tutti ci riguarda, almeno chi ha dentoni responsabili e non mangia pane a tradimento, tradimento dell’onor patrio, ricordatevi di Zidane, destatevi e firmare, firmare! I precedenti governi, i prestiti ponte sullo stretto contingente e i sindacati canaglia, addavenì Brunetta, Roma ladrona, Malpensa non perdona! C’è una cordata di capitani. Capitani d’impresa, il Made in Italy che non vuol morire, non pensa solo alle feste del cinema, lavora&produce, investe per il rilancio&accetta la sfida, la sfida della modernità, delle riforme strutturali, dei cambi di mentalità, qui bisogna cambiare, cambiare! Firmare, firmare! Basta con i privilegi, non c’è alternativa, you see minestra, you see finestra? Eat or Jump. Aiutaci a salvarti. Gli italiani sono contenti e questi sono numeri, ma li leggi i giornali? Presto che è tardi!”

Così il Governo fa il tifo a scena aperta, oltre ogni legittima parzialità. Coerentemente con sé stesso, dunque.

Vince il Sistema Italia New 2008.
Come fu per Alfa Romeo (che mi dicono fu presa da FIAT per una lira).
Come fu per Mondadori.
Come fu per Telecom.

Capitani Coraggiosi, Capitani d’impresa all’assalto col piatto di lenticchie e la corda saponata.
Capitani fuori mercato, che comprano attivi e rimettono a noi i nostri debiti, come loro li rimettono ai nostri debitori. Capitani della Quota Parte. Capitani che sono una Garanzia di Sistema. Capitani che sono amici di tutti, che si sentono in dovere di intervenire, capitani senza odore, perché pecunia non olet. Capitani coi soldi dell’altri.
Capitani senza Governance, che è una parola inglese e perciò non fa parte dell’italianità da salvaguardare.
Capitalisti finanziati dentro scatole cinesi, che a guardarci dentro dal buco magari ci vedi perfino San Pietro, come dalla serratura di Piazza dei Cavalieri di Malta sull’Aventino. Capitalisti della Bandiera, ma con i redditi portati all’estero e gli investimenti Lòw Cost tra Bucarest e Pechino. Capitalisti che a pensar male, ci entri subito in sintonia, come i servi sciocchi e i giornali anch’essi di bandiera, con le loro facili mistificazioni.
Capitalisti che vogliono la nostra pelle, oggi la mia domani la tua, una poltrona per volta, basta che resti sempre il quorum utile alla partita.


Mentre il governo ombra rimane nell’ombra, non si sente e non si vede, altrettanto coerentemente.Spiazzati forse dall’espressione “piano industriale”, che non se l’aspettavano, Veltroni aveva già pronta come base per la trattativa una bella lista di filmissimi per i voli intercontinentali, pensava bastasse per mettere d’accordo tutti. Gli altri stanno ancora scrivendo le memorie del XX secolo nei locali subaffittati a prezzo di favore dalla Lega.


E poi la gente, perché la gente lo sanno benissimo da che parte stare, la gente siamo noi, che abbiamo tre idee e saltiamo alle conclusioni, siamo noi che siamo decisionisti e troviamo facili soluzioni, siamo noi che fosse per me sarebbe tutto più facile, siamo noi che andiamo a letto la sera presto e ci svegliamo la mattina presto e poi ci viene pure malditesta, altro che cazzi.

Infine l'Impresa, Alitalia, tanto pè capisse. Grandi Imprese protette dagli amici degli amici. Grandi Imprese che sono state vacche grasse, affinché vi fossero latte, burro&formaggio ricchi di natura. Grandi Imprese senza onere di politiche industriali valide, senza costrizioni di profitto, coi biscottini da cento euro inclusi nel prezzo del biglietto, senza voli quotidiani per Pechino o per la California ma con gli scali sotto casa dell’onorevole, senza noblesse-oblìge per i privilegi ma con l’ impermeabile per gli sprechi che tanto poi si assorbe tutto, la fortuna del posto sicuro e il Sindacato che ammazza il Drago.

E intanto il Commissario firma gli stipendi di settembre. Io devo ancora vedere quelli di luglio, ma non ci lamentiamo troppo che a giugno era peggio, non ho mai avuto un’ora di straordinario pagata né sono mai uscito in orario in sette anni, non una trasferta pagata extra, che è già tanto se non anticipo i soldi. Dei contributi è meglio non sapere nulla. E se domani finisce tutto a zampe per aria, nessuno mi reinserisce, mi scivola o m’ammortizza se non forse mammà&papà. Siamo tutti sostituibili, senza se e senza liquidazione. Qui nel profondo fondo delle PMI, Sindacati non ce ne sono mai stati: ci hanno già dimenticato sul nascere, una decina d’anni fa, nel pollaio dei co.co.co e successive modifiche. Noi ci licenziano quando vogliono, pure se abbiamo il contratto a tempo indeterminato, è solo questione di forma. E mi sorprendo a pensare che per quanto solidarizzi con la hostess di Alitalia e il suo rifiuto di firmare un contratto capestro, la sua preoccupazione su come farà a finir di pagare l’appartamento di centometriquadri a Roma Monteverde, con altri dieci anni a mille euro di mutuo, è una preoccupazione di gran lusso. Come i protagonisti borghesi di quell’infame e vile film di Soldini, “Giorni e Nuvole”, che si ritrovano a dover fare a meno della vacanza a Zanzibar e del Vermentino autografato e pertanto si disperano. Mi sorprendo a pensare che vorrei averli io i problemi degli insegnanti, dei lavoratori alitalia, degli statali, dei metalmeccanici della fiat. Almeno vi vedono, almeno avete avuto il tempo di farvi una famiglia… mi sorprendo a pensare che non volevo pensarlo, ma mi s’è incastrato il sorriso con l’umidità di questi luoghi.

Per una lira io vendo tutti i sogni miei.
Per una lira ci metto sopra pure lei.
E' un affare sai basta ricordare di non amare, di non amare.
Amico caro se c'e' qualcosa che non va.
Se ho chiesto troppo tu dammi pure la meta'
E' un affare sai basta ricordare di non amare,
di non ama....re.
No no nooo Nooooo
Per una lira io vendo tutto cio' che ho
per una lira io so che lei non dice no.
Ma se penso che tu sei un buon amico
non te lo dico, no meglio per te meglio per te…

(Per una lira - Lucio Battisti)

4 Comments:

Blogger Maggie C. said...

tu mi fai piangere, giuro se un giorno sfondo, nel senso del cartongesso, e arrivo ai soldi o almeno alle piccole soddisfazioni della vita, ti chiamo e mettiamo su un progetto artistico letterario di cassa e avanguardia.
grazie ancora

26/9/08 11:30 AM  
Blogger Maggie C. said...

PS
se ricapiti nel mio blog la tua icona è quella con trilussa che si beve un bicchiere di vino dei castelli, se non ti piace dimmelo.

27/9/08 5:28 PM  
Blogger paolo_ said...

Maggie, certo che ricapito sul tuo blog, è geniale! Il combinato disposto di immagine ed esegesi delle fonti è originale, ficcante e sintetico,figurati se me lo perdo, in tempi di giàvvisto, superfluo e prolisso! E quanto a Trilussa col vino dei castelli, ok! tanto più che ai castelli ho finito per finirci a vivere. Ciao e... Grazie a Te!

27/9/08 11:59 PM  
Blogger Maggie C. said...

capisco che questa cosa dei piloti ci interessa poco, e ce l'ha dicono sempre, invece quella del maestro unico che forse a una vittima della legge 30 (che collegamento) gli interessa pure e pure ai genitori, insomma questa cosa non è ancora esplosa.
gli italiani dormono proprio.

29/9/08 12:06 PM  

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