Monday, June 19, 2006

il chianti ammazza l'anemia


Sarà per quel ragazzino magro e per i suoi sogni, che forse sono io coi miei, sarà per le mele di biancaneve, sarà perchè il chianti ammazza l’anemia e mi sembra non ci sia nulla da obiettare, sarà per il finale, ma questa canzone sta ben sistemata in quella parte del juke box mnemonico che costituisce il primo strato di pelle.
C’è una memoria del tatto che conserva il ricordo di un contatto ed è evocata sfiorando la pelle, c’è una memoria del suono che non è solo un ricordo come le canzoni dall’autoradio quando si facevano i viaggi in macchina alla nanni moretti,
ma un’appartenza che non sempre sappiamo di cosa, il risultato di una definizione da riportare al passato prossimo, non un passaggio che si coniuga in imperfetto.


Non mi seguo.
Anche perchè la parola arriva molto dopo la percezione, col suo bel vocabolario di definizioni, a sfoltire e riordinare come le forbici del barbiere. Se ti giri e ti chiedi: che fine fanno quei capelli? Bè, quelli sono le parole non trovate, le doppie punte del discorso. Ciononostante, resto convinto che il chianti ammazza l’anemia, ci credo anche senza vocabolario.


Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
malato di pazienza sto
e aspetto chi non torna più
è un ragazzino magro che
cantava sempre insieme a me
e morì un giorno che non so
e i suoi bei sogni mi lasciò
E Biancaneve è ancora là

è un po' invecchiata ma che fa
le mele non le mangia più
forse i ragazzi giù del bar
ricordo tanto tempo fa
veniva a scuola insieme a me
la guerra già non c'era più
e poi non c'eri neanche tu

La brillantina e via così
si incominciava il Lunedì
ad invidiare quello che
aveva un libro da studiar
diceva non ti serve a niente
la scuola non ti servira'
e invece io tra quella gente
capivo un pò di verità

La mariujana ti fa male
il Chianti ammazza l'anemia
i miei compagni li ho lasciati
ho preferito andare via
così ho comprato un giradischi
uno di quelli che non va
per non dar noia a quel vicino
che non riesce a riposar
Ho conosciuto tante donne

cattive, oneste e senza età
a tutte ho dato un po' qualcosa
con tanta generosità
a lei, mia madre, i dispiaceri
mentre a mia moglie dei bambini
al primo amore i sentimenti
i baci e l'acne giovanile
Via della Scala è sempre là

e io dal letto 26
io chiudo gli occhi e penso a te
ti sento e invece non ci sei

(stefano rosso, via della scala)

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

quanto vuoi per la penna tua?
pago cash!
:)
...che poi restano cose in cui ci stai così dentro che uscirne sembra un peccato!

20/6/06 4:02 AM  
Anonymous Anonymous said...

Mi manca un pò quella sensazione che c'era prima pà...
è inutile che mi firmo.

20/6/06 10:02 AM  

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