grazie roma...
Fonte: Repubblica
"Un'autostrada dove si sta perennemente in colonna e le distanze fra un treno e l'altro non sono garantite... A causa del sovraffollamento cronico della linea - protestano i conducenti - si accumulano ritardi fino ad un'ora. Le conseguenze: soppressione di 70 corse al giorno e stress psicofisico per noi, costretti a fare fino a 100 ore di straordinario al mese".
la garanzia delle distanze dovrebbe essere regolare e non saltuaria nella procedura di funzionamento; praticamente si individua un sistema di controllo, si autorizza una eccezione operativa per circostanze extrasistemiche che possono insorgere, le circostanze extrasistemiche emergono tutti i giorni per tutto il giorno, il sistema “controllo distanze” è costantemente regolato in maniera eccezionale. E si crede di aver risolto il problema. Questo è l’iter ... no?
“Saltare settanta corse ma anche venti, ma anche dieci, è un dato che può essere considerato “di routine”, “normale”, “di prassi” ? Sembrerebbe che a volte la gestione della cosa pubblica a roma si basi sul principio “siamo in europa, per molti aspetti ma non per l metro e il traffico, bè non si può avere tutto”.
100 ore di straordinario al mese, non ci credo, però comunque: abbiamo una carenza nel servizio pubblico, cioè altro che carenza, è una vergogna evidente come un colosseo riempito di sterco, abbiamo i disoccupati di ogni età e titolo di studio, potremmo far fronte all’esigenza. E se l’azienda Me.tro (complimenti per il nome idiota, l’ho sempre pensato) non può far fronte a tale costo di personale aggiuntivo, supponiamolo perlomeno anche se non ci credo neanche un pò, perchè non concertare con il comune un sostegno a questa occupazione integrativa e così necessaria?
”Il guaio è che questa metropolitana, la seconda nel tempo dopo la cosiddetta linea B... è stata costruita per trasportare 250mila passeggeri al giorno e invece ne carica 450mila.”
Che te vòi commentà ... mi fa fatica non articolare un pensiero e dire solo che te vòi commentà, ma qui siamo oltre il limite: duecentomila persone più del previsto tutti i giorni. Tutti i santi giorni. Facciamo finta di non vederli e che la rete vada bene lo stesso? Come a dire che ogni giorno sale sulla metro quasi tutti gli abitanti di Genova oltre a quelli previsti di Roma.
“Il Comune ha cercato di ovviare a questo handicap acquistando 45 nuovi treni dalla società spagnola Caf: treni supertecnologici, predisposti per la guida senza conducente, con un vagone in più rispetto a quelli precedenti. “
A parte che pare – non son sicuro - che i treni siano stati realizzati molti anni fa (almeno 7 o 8). acquistate da Met.ro., ma rimaste "fermi" (o addirittura in spagna) per motivi politico-amministrativi, ma la soluzione aumentare il traffico e sacrificare la sicurezza è logica? Perchè non fare le nuove Metro, moltiplicare le fermate, dotare l’utenza di una rete vera e non di una sovraccarica? E integrare in maniera strutturale le fermate della rete ferroviaria urbana, come a Parigi o Barcellona, non è concepibile?
”Un coro di proteste e lamentele. Non solo da parte degli uomini alla guida, ma anche dei consumatori, degli utenti e dei partiti di opposizione, che chiedono le dimissioni di tutto il consiglio di amministrazione di Met. Ro, l'azienda del trasporto su ferro della capitale. "Non mi dimetto - ribatte il presidente Stefano Bianchi - perché credo che in casi come questi il presidente deve stare al timone dell'azienda e garantire che le cose da fare vadano fatte".
Non credo che dalla presenza o meno di un uomo dipenda la qualità di un servizio..in realtà le dimissioni sono un aspetto marginale di pura visibilità, che servono a dare l’illusione che chi sbaglia paga e però nulla s’aggiusta.... ma ... su che timone vuole rimanere questo, dopo che la nave l’ha vista affondare, e perchè vorresti garantire ora quello che non è stato garantito prima?
"Un incidente da terzo mondo", va giù duro il coordinamento dei consumatori Codacons. "Più che fare feste del cinema e organizzare mega-concerti il Comune dovrebbe investire in sicurezza e risanare l'intero settore del trasporto pubblico"
Si. Da terzo mondo, come tutta la metro A da vent’anni. La B invece è da secondo mondo e mezzzo, non è che sia un gioiello eh.... Ed è vero che l’amministrazione comunale non se n’è mai occupata della Metro se non con palliativi. Ed essendo di sinistra non lo dico a cuor leggero. Rutelli esponeva al Vittoriano, sei sette anni fa un piano futuribile sulla Roma degli anni 2000, con proiezioni incredibili di linee Metro e collegamenti leggeri per terra e per aria, che sembrava potessi andare da spinaceto a talenti in un quarto d’ora... che con due scambi da grottaceloni arrivavi a casalpalocco ... quanto mi dispiace aver buttato quella brochure...
E poi altre considerazioni raccolte da Repubblica, che riporto a seguire, e che non mi va più nemmeno di commentare, per una volta che la realtà sale a galla con tutta la sua evidenza.
Se qualcosa cambierà per la metropolitana di Roma, a quella ragazza dovranno fare un monumento (che poi sai che gliene frega...) , altro che milite ignoto, al sacrificio civile...
"L'incidente di piazza Vittorio - insiste l'associazione Utenti trasporto pubblico - dimostra la fatiscenza della linea e lo stato comatoso dell'intera rete". I romani ricordano bene i ripetuti guasti alla metro A, con record di cinque ore di blocco consecutive, fino all'ultima, recente chiusura della stazione Termini perché ci pioveva dentro: con l'acquazzone che aveva colpito per alcune ore la città le infiltrazioni d'acqua avevano causato l'allagamento e l'inagibilità delle fermate della A e della B.
La Metro di Termini che si allaga... cinque ore di blocco.. ma succede anche a madrid, barcellona, londra, parigi, milano, praga, atene, mosca, berlino, vienna, monaco ?
Non a caso, il presidente di Met. Ro, Stefano Bianchi, proprio il giorno prima dell'incidente di piazza Vittorio dalla pagine della Repubblica aveva lanciato un sos sulle condizioni critiche delle due linee della capitale, chiedendo risorse per gli interventi di ammodernamento. "Il problema della sicurezza della metropolitana di Roma è all'ordine del giorno", confermano i macchinisti, che a volte si sentono dire dalla centrale operativa "di andare a vista e di passare col rosso per snellire il traffico". Una prassi che, sottolineando gli addetti ai lavori, "si basa solo sull'abilità e la prontezza di riflessi dei conducenti". "I cittadini ci chiedono sempre più treni - riprendono i colleghi di Angelo Tomei, il macchinista in ospedale - ma la linea A è paurosamente intasata". Anche i guasti dei convogli rappresentano un problema se, come riferiscono gli uomini alla guida dei treni, "dal 9 al 16 ottobre se ne sono contati circa 40, anche tra i convogli nuovi". In questi mesi sulla linea A sono in corso lavori di ammodernamento. Un cantiere si trova a viale Manzoni, la stazione che precede quella dell'incidente. "Ecco, quello di piazza Vittorio - concludono - potrebbe essere stato un tipico incidente da cantiere: accaduto per garantire il servizio anche con i lavori in corso".Tra le cavie e il bestiame, sperando che regga, insomma...
2 Comments:
Queste cose saltano fuori solo quando ci sono tragedie come quelle di ieri di mezzo.
E poi? siamo sicuri che tra 10 giorni non tornerà tutto alla "normalità"?
cosa si deve fare per rendere sicure le cose?
bah...comunque, non invadi mai il mio blog. sappilo!!
un bacio
c'è rimasto solo da dire "si muore anche così".
o "capita".
come tante altre stronzissime assurde cose che tutti i giorni permettiamo che accadano.
:*
Ale
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