...e in omaggio, le pentole.
Certe volte ti svegli ch’è lunedì, scendi dal letto e metti i piedi per terra uscendo cisposamente al contempo dal regno della propria vita personale – quella del dire fare baciare, voglio partire, bello sto film, buona sta minestra – ed entri nell’agguato, appena appena pettinato altro che prato rifiorito, brusco come quando fuori pioveva e tu mi domandavi mentre io pensavo ad altro, tiè…
E prendi parti e vai
E non c’è più tempo per niente e per nessuno
E rimandi un pensiero e stacchi da tutto
E sai già che sarà faticoso e non sarà fatica stanca che appaga ma fatica di nervi che stride, come sabbia tra i denti
E intanto perdi di vista... come chi? perdi di vista è transitivo, no?
E c’è licenza per tutti di essere idioti, se poi c'è l'ordine, figurati...
E non c’è diritto che sia condiviso…come i doveri del resto…
E mi dispiace per chi c’è rimasto male. Il tuo idealismo termina dove comincia il mio.
E fuori nel mondo parla Ruini che appella ai cattolici…e vincerà lui. Fottetevi fottettevi fottettevi.
E finirà tutto nel disastro dell’ambiente, figlio mio ti lasci questo ricordo di eucalipto sul marciapiede, non gettarci le carte èh… e non prendere la macchina per andare a comprare il latte… ummm...figlio mio... in realtà so cent’anni che a nessuno gliene frega un cazzo di te, mò te l’ho detto.
E le pensioni dei politici, non sono forse argomento che tira giù la cortina di ferro sulla partecipazione? Ho sempre pensato che i veri politici siamo noi, pensa che coglione!
E la violenza senza limiti su uomini donne bambini e cani.
Va tutto a puttane, io tu voi e noi e lei tra noi e lui tra voi e chiunque ci voglia venire in questa gita col set di pentole in omaggio.
Ok, fatto sfogo, arrossato il territorio,
stacco der mondo e via a maniche arrotolate
verso la fine della giornata.
L'autista che ti guida
E prendi parti e vai
E non c’è più tempo per niente e per nessuno
E rimandi un pensiero e stacchi da tutto
E sai già che sarà faticoso e non sarà fatica stanca che appaga ma fatica di nervi che stride, come sabbia tra i denti
E intanto perdi di vista... come chi? perdi di vista è transitivo, no?
E c’è licenza per tutti di essere idioti, se poi c'è l'ordine, figurati...
E non c’è diritto che sia condiviso…come i doveri del resto…
E mi dispiace per chi c’è rimasto male. Il tuo idealismo termina dove comincia il mio.
E fuori nel mondo parla Ruini che appella ai cattolici…e vincerà lui. Fottetevi fottettevi fottettevi.
E finirà tutto nel disastro dell’ambiente, figlio mio ti lasci questo ricordo di eucalipto sul marciapiede, non gettarci le carte èh… e non prendere la macchina per andare a comprare il latte… ummm...figlio mio... in realtà so cent’anni che a nessuno gliene frega un cazzo di te, mò te l’ho detto.
E le pensioni dei politici, non sono forse argomento che tira giù la cortina di ferro sulla partecipazione? Ho sempre pensato che i veri politici siamo noi, pensa che coglione!
E la violenza senza limiti su uomini donne bambini e cani.
Va tutto a puttane, io tu voi e noi e lei tra noi e lui tra voi e chiunque ci voglia venire in questa gita col set di pentole in omaggio.
Ok, fatto sfogo, arrossato il territorio,
stacco der mondo e via a maniche arrotolate
verso la fine della giornata.
L'autista che ti guida
Ha una sola mano
Ma vede ciò che credi invisibile
Nel tuo piccolo mondo
Fra piccole iene
Anche il sole sorge
Solo se conviene
Fra piccole iene
Solo se conviene
Mia piccola iena
Solo se conviene
L'amore rende soli
Ma è ben più doloroso
Se per nemici e amici
Non sei più pericoloso
La testa è così piena
Che non pensi più
Ti si aprono le gambe oppure
Le hai aperte tu
Aiutami a trovare
Qualcosa di pulito
Uccidi ma non vuoi morire
Uccidi ma non vuoi morire
Fra piccole iene
Solo se conviene
Mia piccola iena
Solo se conviene
Non puoi scordare dove
Son state le tue labbra
Sai già come sarà
Ma non sai più chi sei
La testa è così piena
Non riesci più a pensare
Che anche senza te
Si possa ancora respirare
Quello che hai appena fatto
Ti ha fatto stare meglio
Chi uccide poi non vuol morire
Uccidi ma non vuoi morire
Fra piccole iene
Solo se conviene
Fra piccole iene
Solo se conviene
Mia piccola iena
Solo se conviene
Mia piccola iena
Solo se conviene
5 Comments:
lo sai che credo che questo sia il più bello di tutti che tu abbia scritto..mi sono commossa.
scusami ma io tante volte le cose non le so dire. nemmeno dal vivo.
;*
ma poi torni ai passati di verdura,alle scope fiorate,ai vassoi rossi,a mbuto e allora vaffanculo alle pentole che si campa pure due cuori e na padella...
E fatichi e rimandi,i nervi tesi i pugni stretti,un morso nervoso su un labbro,ma alla fine della giornata può essere che ci trovi anche dei fiori,per cui..Bene.
Rea confessa. L'ho fatto. Proprio così. Qualche giorno fa male e rimpiango il coraggio della solitudine e la cena consumata di fretta davanti alla tv. Ma più spesso mi resta la convinzione che avere bisogno degli altri è un ammissione d'amore, non di paura.
P.S Pure a me il repertorio live di Fossati non mi convince sempre
però stavolta davvero è sato emozionante.
Bacio
solo pe' dì che so passato... faccio piano... me metto a fa i luccicotti co sibel...
tacci tua paolè!
http://www.etimo.it/?term=stupore
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