Thursday, May 31, 2007

inneschi sonori periodali (la luce rossa dei coralli)


Avere un giubbòx in testa forse è da tutti, forse no. In quest'ultimo caso non ne muore nessuno, che probabilmente vuol dire che uno ha altre passioni o semplicemente altri hazzi cui badare. Che la gente non stanno a pettinà le bambole.
Laddove invece risuona in the mind quel mazzolin di note, i meccanismi d'innesco dei percorsi sonori periodali sono molteplici.Nel mio caso non c'è stretta fedeltà coniugale ai simboli, nè necessità d'identificazione psicanalitica con qualche padre della patria. Sono ancorato sul fatto che quello che m'ascolto riguarda il mio stomaco.
Domani ch'è primo giugno, forse si presenta l'estate, e come segnale di distensione verso i concitati tempi che l'hanno preceduta, spero che soffi in the wind la risposta ad una richiesta di puncicate di spillo vivificanti, il richiamo di musicità sospese, languide epifanie radiofoniche, ritorni e novità come quando si tornava al mare l'anno dopo...
Insolita voglia di semplicità solare, cassette fossili di festivalbar con le camice hawayane e gli occhiali a specchio, bevilo perchè tropicana è, blande tastiere in avanscoperta di niente, vestiti gialli&vestiti verdi ... cosa mi sta succedendo ... pensavo di aver superato gli anni ottanta, di aver anche sorpassato i revival cazzoni, ma poi t'affacci in tv e vedi che marco ferrandini non è invecchiato, che teorema continua a ricordarti l'inaugurazione di cinecittà due, quando sulla metro A si potevano mangiare anche le fragole, in fondo cosa succede in città a me piaceva, mi sono momentaneamente scollegato dalla realtà, forse non vale la pena tornarci per un pò. Si stanno abbattendo tutte le categorie di gusto, ficco dentro tutto, ok va bene così, ma voglio di più, ho bisogno di cocciante, sei bellissima della bertè, oh baby baby it's a wild word, betty davis eyes, papa don't preach, lacrimoni e pentimenti, angeli azzurri, agnese dolce agnese e frammenti di clash. C'è un tempo per tutto.
Ho bisogno di canzoni, tante, a qualsiasi titolo, piccole e grandi, oggettivamente belle o soggettivamente sorridenti... un'insalata di riso cò pezzi di tutto. Cercherò le vecchie cassette delle hit parade prese sui banchi dei napoletani.
Inspiegabilmente a tutto questo associo il succo di pesca, e non starò a chiedermi perchè, ma ci aggiungo un goccio di gin, ghiaccio e vissero felici e contenti.


Che strano uomo avevo io
con gli occhi dolci
quanto basta
per farmi dire sempre
sono ancora tua
e mi mancava il terreno
quando si
addormentava

sul mio seno
e lo scaldavo al fuoco umano
della gelosia
che strano uomo
avevo io

mi teneva sotto braccio
e se cercavo di essere seria
per lui ero solo un
pagliaccio

e poi mi diceva sempre
non vali che un po' più di niente
io mi vestivo
di ricordi

per affrontare il presente
e ripensavo ai primi tempi
quando ero
innocente

a quando avevo nei capelli
la luce rossa dei coralli
quando ambiziosa
come nessuna

mi specchiavo nella luna
e lo obbligavo a dirmi sempre
Sei
bellissima

sei bellissima
accecato d'amore
mi stava a guardare
sei bellissima
sei
bellissima

na na na na na na nana na na na na nana nana na
Se pesco chi un giorno
ha detto

che il tempo e' un gran dottore
lo lego a un sasso
stretto stretto
e poi lo
butto in fondo al mare

son passati buoni buoni
un paio d'anni e di stagioni
ho
avuto un sacco di avventure

niente di particolare
ma io uscivo a cercarti
nelle
strade fra la gente

mi sembrava di voltarm
iall'improvviso
e vederti nuovamente
e mi
sembra di sentire ancora

Sei bellissima
sei bellissima
accecato d'amore
mi stava a
guardare

Sei bellissima
sei bellissima
na na na na na na nana na na na na na
Sei
bellissima

sei bellissima



1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ti vorrei
con la V
e sarà un bel souvenir
il nostro souvenir
ma amici mai
per chi si cerca come noi
e se tu sei l'angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
ed io rinascerò cervo a primavera
e vado al massimo
vado a gonfie vele
perché tu
non ci sei
e mi sto spogliando
canterò
la pioggia perché venga giù
ioti amoti
amo
e sottane sulla luce
e le lenzuola di lino
faccio stelle di cartone
e un tuffo nei papaveri
in una terra libera
non voglio più restar
senza una donna
e allora sai che fo
io prendo un treno che va
a paradiso città
e la bomba escajò
bagliori nuclerai ci abbronzano di già
ma mia madre non lo deve sapere
non lo deve sapere non lo deve sapere
che prendiamo il largo verso il mare blu
ma l'hai portato il gorgonzola l'emmental le uova cioccolato e té

;-D
;-D
;****

2/6/07 5:14 PM  

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