Friday, January 05, 2007

le Nuvole






















Leggere lo stampato della scienza rotolante nel progresso e sovrapporci la fotografia fatta dall’alto sul formicaio brancolante e sulle istituzioni preposte è spettanza artistica che facilmente deraglia nelle lenticchie sociologiche spacciate ai supermarket della comunicazione per venir incontro alle ridotte capacità mentali e alla commozione formato snack di un’umanità rinchiusa dietro i codici a barre.
La spettanza dell'artista è come le nuvole: per una vera mille sono finte.
Ma quella vera corrisponde agli occhi di un pettirosso da combattimento.
Le Nuvole, 1990 – prima di falcone e borsellino, subito dopo la caduta del muro, vanno vengono e a volte ritornano e guardano dall’alto facendo pioggia e sole e considerando la sostanza impalpabile di cui so fatte, possono permettersi di raccontare un secolo e andare a scoprire che l’aumento della velocità delle comunicazioni espanse e inerenti rivoluzioni industriali, mentre hanno creato grandi ponti di ferro su tutti i teveri e metropolis e le acciaierie di terni ed il bacino carbonifero della rhur e le curve dei profitti,contemporaneamente hanno lasciato inalterato l’impianto etico morale del Continente, fermo al Congresso di Vienna (osservazione presa in prestito). E allora sotto le Nuvole ci trovi l’astio e il malcontento di chi è sottovento e non vuol sentir l’odore di questo motor che ci porta avanti quasi tutti quanti, ci trovi Cafiero Pasquale, ci trovi polacchi che non morirono subito e inginocchiati agli ultimi semafori rifacevano il trucco alle troie di regime lanciate verso il mare ...


Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche

e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore

prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
Vanno

vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno

vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ci trovi anche la moglie di Anselmo....

5/1/07 5:57 AM  
Anonymous Anonymous said...

caruccio, il libro "Il coraggio del pettirosso".... ;)
;****

5/1/07 11:05 AM  

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