Tuesday, March 27, 2007

sedimentando fiorinfiorello e pìnflòi


Enrico Dadove ehmm...

Eric Fromm, sosteneva che per un meccanismo psicologico di necessità in molti s’avvicinassero a teorie politiche autoritarie al fine di rafforzare la propria personalità, aderendovici più per necessità personale che per percorso individuale.

Questo detto in sintesi, anche perché in analisi non ci sono mai andato né saprei scrivere di più.
Trasferiamo il principio sul molteplice quotidiano de noantri …sedimentando sedimentando, mettiamo gli strapuntini, fissiamo i paletti, aderiamo a dei principi per nutrire quest’ego esposto alle intemperie, mastichiamo assolutismi col conforto di superesperti accreditati agli albi, abbattiamo relativismi incastrando prove provate e procedendo per contrarietà (ma bisognerebbe saper scegliere per tempo)
Ne vien fuori una dispensa stipata di miti fondanti,

un antipluralismo permaloso e schivo,

poco incline al confronto d’esperienze, alla riflessione sull’evoluzione altrui, al caleidoscopio di frammenti vissuti, in favore di scorciatoie mentali di facile accesso, con valore aggiunto di contrassegni premianti per l’originalità.

E piccole certezze che andrebbero seppellite da una risata.


- se non conosci il lato B del primo album dei Camper van Beethoven non sei degno del regno dei cieli


- il mondo inizia coi Pìnflòid e con loro finirà


- il fatto di non ascoltare Laura Pausini mi distanzia automaticamente dal Male e fa di me una persona evoluta e culturale, direi fondamentalmente un esteta


- qualora tu dissenti da me, io non ti parlo più perché son persona di carattere e senza i famosi peli sulla lingua


- nessuno di quanti conosco quand’è in vacanza si comporta da turista italiano tipico. Ma allora sti turisti italiani chi cazzo so?


- odio il buonismo. Mi appiattisco meglio sul cattivismo. Ma anche viceversa.

Nonna, e come Lei molte persone che erano nate nelle campagne del Sud, avevano tutt’altri pensieri che i pìnflòid dalla mattina alla sera, interferenze tipo lavorare duro allevare figli frequentare persone&comari lavare i panni sporchi in famiglia sopportare acciacchi direfarebaciare, lettere e testamenti…
Però le piaceva cantare,aveva una bellissima voce ed era intonata come un usignolo, mentre girava il ragù la domenica mattina e la luce filtrava dalle finestre…non cantava mica i pìnflòi… per lei la musica era questa ed era importante essere intonati.

Vojo cantà così
Mentre aspetto sugo e i pìnfloi.


Nun je da retta Roma

Che t’hanno coionato


Sto morto a pennolone


È morto suicidato


Se invece poi te dicheno


Che un morto sé ammazzato


Allora è segno certo


Che l’hanno assassinato


Voio canta così fior de grano


Che fai nun me risponni


Me canti no stornello


Lo vedi chi è er padron


Insorgi via er cortello


Voio canta così fiorin fiorello


Annamo daje Roma


Chi se fa pecorone


Er lupo se lo magna


Abbasta uno scossone


Voio canta così
fior de Limone …


E’ inutile che provochi


A me nun me ce freghi


La gatta presciolosa


Fece li figli cechi


Sei troppo sbaraglione


Co te nun me ce metto


Io batto n’artra strada


Io ciò pazienza aspetto


Voio canta così fior de rughetto

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Sei un meraviglioso esteta di una cattiveria più intelligente che ci sia.
Me so capita?:)

:*

27/3/07 10:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

io continuo a non farci pace.
ehhhh che devi fà.

;)


;*******

27/3/07 3:56 PM  
Anonymous Anonymous said...

dici che se a uno glie levi il frustino de mano se sente sperso?

dici che quando uno fa una questione di principio e poi glie chiedi a quale principio si riferisce casca dalle nuvole e poi te spara?

io dico che messa come l'hai messa te se po' chiamà paoletto fromm paradise...
e senza nessun riferimento a phoebe cates!

28/3/07 3:34 AM  
Anonymous Anonymous said...

Paolino tvb.

just to remember....
;-)

30/3/07 3:06 AM  
Anonymous Anonymous said...

pure io pure io!!!

30/3/07 3:28 AM  

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