Thursday, December 20, 2007

Il Natale è il 24


C’era una volta tutti questi pacchetti da piantare sotto l’albero e questo senso delle decorazioni diffuso, c’era una volta un Signore in Rosso detto Babbo, padre fondatore dei regali all’Infanti Innocenti per i cui Sorrisi di Scambio si fondeva nelle fabbriche la plastica edulcorata a immagine&somiglianza del Grande Catalogo di Fantasie Divertenti, posticce come la barba del suddetto Babbo.
C’era una volta un finestrino appannato, che un posto dove scambiarsi gli auguri era pure difficile trovarlo, c’era una volta un sacco di biglietti che me so dimenticato che c’era scritto e tutte quelle storie cicliche che Natale è bello anzi no è brutto, siamo tutti più buoni, siamo i soliti stronzi …
C’era una volta una stagione che pure se ti scansavi comunque Natale ti s’infilava un po’ dappertutto, invadente&intermittente, non se ne andava finchè non gli compravi almeno i fazzoletti, così poi almeno ti sentivi tradizionalmente più buono e le luminarie da parte a parte del marciapiede potevano testimoniarlo.
C’era quel che c’era…ma ora non mi ricordo più nemmeno dove l’avevo messo.
Dovrei fare una cura di fosforo.
Ho perso l’Uso del Natale.

era tutto un potere d'acquisto
con un pò d'anima in allegato
in onda sui maggiori network.
Neanche la gente si domandano più
Addò sta Casa Cupiello?
Nemmeno ti viene più il dubbio.
C'è sta scritta "Made in China" sul Presepe
che si vede troppo.
Vedo solo panettoni invenduti, pronti per i trepperdue,
ho una folle tentazione

di saltarci contro e abbatterli.
Uncle Scrooge senza Moneta,
una Vigilia

appesa a seccare come il baccalà
e tutto passa.
La Vita va così,
cantava Piero Ciampi.


IL NATALE È IL 24
(Piero Ciampi)



È Natale il 24.
Non riesco più a contare,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di fermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Mio fratello è all'ospedale,
sono giorni che sta male,
la madre non l'ha più.
Anche Pino è separato,
Elio al gioco si è sparato,
mi stupisco sempre più.
Io vado,
quando sono abbandonato
vado in cerca di una donna,
senza danni.
Sento,
quelle volte che non pago,
che rimane pure amore
per un'ora.
Ma il mattino mi consegna
Francescangelo drogato,
non mi conosce più.
Per vederci un poco chiaro
bevo un litro molto amaro,
sono dentro a un'osteria.
Il Natale è il 24,
Gianna ha un cuore molto strano,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di rifermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Il Natale è il 24

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Sono passata per farti gli auguri di sereno Natale, ciao
angela

22/12/07 1:54 PM  

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