Thursday, March 27, 2008

Disabitudine alla realtà


La primavera tarda ad arrivare
S’è impantanata nel clima elettorale.
Come una falsa promessa,
esita a maturare.
La primavera non si lascia andare:
ha smesso di bere e rimane a guardare.
Svogliata e indolente, fa solo le prove
ma si stanca subito e decide che piove.

Come un disperso in un ingorgo di parole,
come un tir in fila sull’ A9,
come un calo di pressione,
come la speranza dimenticata sul fuoco,
come un pensiero disperso sul nascere
come un sogno mentre ti svegli
come un ricordo che non ricordi più dove l’avevi messo
come un chilometro superato in un viaggio
come una distanza che si è messa di mezzo,
che uno dice: ma che ci sto a fare?

Mò piovo un po’ pur’io.

Le rondini invece
sono le prime ad emigrare.
Vanno a fare primavera altrove

e

ci mandano le cartoline
da altri posti più caldi:

“Qui tutto bellissimo,
Manchi solo Tu.”

Nell'universo della mia pazzia
ho una nuova teoria
per me la gente
vola.
So cos'è che non va
disabitudine alla realtà
come dire sono
solo.
Io dopo di te
non sono morto né guarito
ma ci ho provato, era un mio diritto
e non è servito.
E mi sono vestito
come un idiota vestito
che avevo in testa
nessuno m'ha invitato alla sua festa.
La gente
vola
vola
ed io
sto troppo giù
l'amore
vola
e vola
ed io
mi sento, mi sento giù.
L'amore
vola
e vola
e tu
non c'eri già più.
Nel rovescio della mia vita
una prova innocente
chiamare amore un amore qualunque
a cui di me non gliene frega niente.
E ma non scoppia il cuore
non mi sento affogare
non ho voglia di bere, né di parlare
perché non ho amore di cui parlare
e penso che forse, davvero la gente
Vola
vola
ed iosto troppo giù.
L'amore
vola
e vola
ed io
mi sento mi sento giù.
L'amore
vola
vola
e tu
non c'eri già più.
Nel sottoscala della mia ragione
c'è la speranza che tu ritorni
E' solo un tarlo, consuma i giorni
ma chi può dirlo?
Forse anche il mio amore
Vola
ed io
mi sento già più su.
Vola
e vola
e tu non ci sei più.
L'amore
vola
e vola
ed io
mi sento già più su.