fuocosullacollina: March 2010

“Me sembri er Cane Mustafà". Una volgarità grossolana made in Tomas Milian alias Ispettore Girardi, anni ’70. Piaceva molto agli sghignazzanti popoleschi. Quelli che s’erano convinti che il linguaggio più era basso e più facesse ridere, potere della volgarità gratuita.

Gli stessi sono stati convinti di molto altro, di cui non lo erano prima, negli ultimi quindici anni.

Sono stati convinti che la casa molto più di prima debba costare trentànni di sacrifici totali ad almeno due persone, mentre chi può capitalizza rendite e stucca i decori delle proprie ville.

Sono stati convinti che alimenti e benzina debbano costare quota parte maggiore del reddito mentre è giusto che altri non abbiano problemi ad alimentare l’Audi al Ristorante.

Sono stati convinti che è giusto lavorare da precari e grattare per vincere, mentre altri riempiono il sacco.

Sono stati convinti che le loro tutele lavorative erano privilegi che costavano a chi li pagava e forse non era giusto.

Sono stati convinti che è giusto sopportare padronanze e signorie perché lo Stato non c’è e forse è meglio che non ci sia.

Sono stati convinti che le lobby non esistano, tranne quelle degli avversari. Sono stati convinti che l’evasione fiscale è colpa delle tasse e che quanto delle tasse si paghi a causa di evasione e malaffare, è colpa dello Stato e quindi in fondo di loro stessi... Sono stati convinti che è giusto essere mucche da chi vive del loro latte.

Sono stati convinti che conviene essere conservatori perché il progresso non è tradizione nostra.

Sono stati convinti che i disonesti siano tali perché così li dipingono gli invidiosi.

Sono stati convinti che le donne più sono belle e più è giusto che collimino coi lettoni dei potenti.

Sono stati convinti che vivranno 120 anni e non avranno più malattie pertanto non dovranno temere gli ospedali e le ASL.

Sono stati convinti che la cultura sia un lusso ma la sottocultura un obbligo sociale. Sono stati convinti che la democrazia non sia tale se non consenta ai potenti di farsi le leggi.

Sono stati convinti a scendere in piazza per la libertà, contro il pluralismo e l’informazione, a tutela della privacy dei governanti e del loro controllo dell’opinione pubblica.

Stanno per essere convinti che la tessera elettorale, se ben adoperata, diventerà una fidelity card che consentirà di avere sconti sul carburante e nei supermercati. Niente male, in fondo il voto è gratis.

Ma chi era il Cane Mustafà?

“Era quello che lo prendeva in culo ed era convinto de scopà.”

Si, una volgarità, certo, ma gratuita. Come il voto.

Man on the Moon – R.E.M.

Mott the Hoople and the Game of Life. Yeah, yeah, yeah, yeah

Andy Kaufman in the wrestling match. Yeah, yeah, yeah, yeah

Monopoly, twenty one, checkers, and chess. Yeah, yeah, yeah, yeah

Mister Fred Blassie in a breakfast mess. Yeah, yeah, yeah, yeah

Let's play Twister, let's play Risk. Yeah, yeah, yeah, yeah

See you in heaven if you make the list. Yeah, yeah, yeah, yeah

Hey Andy, did you hear about this one? Tell me, are you locked in the punch?

Hey Andy, are you goofing on Elvis? Hey baby, are we losing touch?

If you believed they put a man on the moon, man on the moon

If you believe there's nothing up my sleeve, then nothing is cool

Moses went walking with the staff of wood. Yeah, yeah, yeah, yeah

Newton got beaned by the apple good. Yeah, yeah, yeah, yeah

Egypt was troubled by the horrible asp. Yeah, yeah, yeah, yeah

Mister Charles Darwin had the gall to ask. Yeah, yeah, yeah, yeah

Hey Andy, did you hear about this one? Tell me, are you locked in the punch?

Hey Andy, are you goofing on Elvis? Hey baby, are you having fun?

If you believed they put a man on the moon, man on the moon

If you believe there's nothing up my sleeve, then nothing is cool

Here's a little agit for the never-believer. Yeah, yeah, yeah, yeah

Here's a little ghost for the offering. Yeah, yeah, yeah, yeah

Here's a truck stop instead of Saint Peter's. Yeah, yeah, yeah, yeah

Mister Andy Kaufman's gone wrestling (wrestling bears). Yeah, yeah, yeah, yeah